Mi piace cucinare quando la casa è vuota e silenziosa, preferibilmente nel tardo pomeriggio. Il rituale è quasi sempre lo stesso. Porto un foglio e una penna in cucina, sistemo il piano di lavoro, pulisco per bene tutto e metto in fila i vari arnesi. Coltelli, impastatrice, pentole, pentolini e spatole colorate. Queste ultime meritano una menzione speciale perchè sono state una scoperta meravigliose e mi chiedo: “come ho fatto a vivere senza per così tanti anni”. E’ la stessa domanda che mi pongo quando penso alla piastra per capelli e alla mia chioma gonfia e indomabile dei quindici anni. Ma questa è un’altra storia o forse no, in fondo tutte e due queste fasi della mia vita, hanno in comune una cosa ed è il punto a cui voglio arrivare.
Quando la casa è silenziosa e in cucina inizio a spadellare, mi piace ascoltare un po’ di musica. Mi fa compagnia e in alcuni casi mi da la giusta carica. Ci sono dei periodi in cui mi fisso su un brano in particolare e ascolto sempre quello. Anche da ragazzina è stata una fedele compagna delle mie giornate, meravigliosa colonna sonora di sogni e speranze. A ripensarci i miei gusti musicali dell’epoca hanno toccato punte altissime, così come sono sprofondate nel girone infernale dei cantanti arrabbiati e depressi, ma a quindici anni un po’ tutti ci sentivamo soli contro il mondo e bisognosi di musica triste!
Oggi l’accesso alla musica è facilissimo. Io accendo la tv e mi sintonizzo su uno dei tanti canali del satellite che trasmettono 24 ore su 24 senza quasi nessuna interruzione pubblicitaria, oppure accendo il computer che contiene tutti i miei cd ordinati per autore e stato d’animo. All’epoca dovevo accontentarmi di aspettare l’arrivo della musicassetta nell’unico negozio della città oppure rimanere sintonizzata sulla stessa stazione radio per ore, nella speranza che il deejay decidesse di mandare in onda il mio pezzo preferito.
Ma la cosa di cui ho più nostalgia, in questa fase tecnologia in cui tutto ciò che vogliamo è a portata di mano, è il giradischi. Nella vecchia casa ne avevamo uno bellissimo, con quella sua puntina così delicata che mal si sposava con le mie manone pesanti, credo di averne rotte una quantità esagerata. Mi sedevo per terra davanti al grande mobile di legno scuro e tiravo fuori i dischi dei miei genitori. Della maggior parte ricordo ancora le copertine e tra i tanti che mi piacevano ricordo “Strada facendo” di Baglioni e uno di Lucio Battisti, talmente rovinato, da non poterlo nemmeno più ascoltare. E poi c’era lui, che adoravo e ancora oggi adoro: “Hotel Supramonte” di Fabrizio De Andrè. Credo di averlo consumato a furia di farlo girare sul piatto. Il fascino della puntina che tocca il vinile, quel graffiare inconfondibile e il suono magico che usciva dalle casse immense risuonando per tutta la casa.
Ecco, mentre preparavo queste Tortine al cioccolato senza uova, con la cucina sotto sopra e la macchina fotografica infarinata, avrei volentieri ascoltato “Volta la carta“, perchè l’intro mi trascina indietro nel tempo, con quella collana di ossi di pesca da girare tre volte intorno alle dita e l’insalata di more.
L’idea di queste tortine è nata per la necessità di preparare un dolce senza uova per una cena tra amici. Ho chiesto aiuto a lei, amica preziosa, che tutto sa e tutto trova, che mi ha consigliato di provare questa torta. Io ho apportato diverse modifiche e ho aggiunto cioccolato dentro e fuori, per cui questa è la mia versione. Delicata ma golosa e ricchissima di cioccolato, una vera coccola per gli occhi e per il palato.
- 195 gr di farina 00
- 110 gr di zucchero
- 30 gr di cacao amaro
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- 75 gr di burro
- 1 cucchiaio di estratto di vaniglia
- 1 cucchiaino di aceto di mele
- ½ tazza di acqua fredda
- ½ tazza di latte freddo
- 85 gr di cioccolato in gocce
- 150 gr di yogurt bianco
- Per la copertura
- 200 gr di cioccolato fondente tritato
- In una ciotola mescolare insieme la farina, lo zucchero, il cacao e il bicarbonato. Amalgamare bene gli ingredienti secchi e quindi aggiungere l'acqua, l'aceto e il latte. Mescolare bene per amalgamare e agggiungere lo yogurt. Aggiungere le gocce di cioccolato e riempire i pirottini per metà. Cuocere in forno a 180° per 15 minuti.
- Lasciarli raffreddare su una gratella e sciogliere 150 gr di cioccolato fondente in un pentolino a bagnomaria. Togliere dal fuoco e aggiungere il restante cioccolato. Mescolare bene e usare per ricoprire le tortine.
Cey says
La foto con il cucchiaino è goduruiosissima, viene voglia proprio di affondarlo nelle tortine =)
Veru says
Pensa come sarebbe stato bello affondare il cucchiaino e nel frattempo far partire la puntina del giradischi… ottimo risultato, questa variante sostituisce nel mio cuore quella originale! Questo luogo sta diventando sempre piu’ bello, onestamente.
Vera in cucina says
Grazie Veru, quando verrai qui a trovarmi mi farò trovare munita di cioccolato e giradischi. Giuro.
giovanna bianco says
sono veramente bellissimi e le foto sono molto invitanti. Mi hai fatto venre una voglia.!
Brava.
simona says
Oddio il giradischi! Ho un ricordo davvero vago di questo strumento.. Quando ero piccola c’erano già le musicassette ma ricordo molto bene tutti i dischi di mia madre che conservava gelosamente in quei cartoncini quadrati 30X30.. Con questo post mi hai fatto venire in mente tantissimi ricordi.. Le tortine sono fantastiche e questa versione senza le uova è da annotare… spesso mi trovo a preparare cene per amici vegetariani e intolleranti … il risultato è davvero magnifico e le foto parlano da sole:)
LaVally says
Io avevo il mangia dischi da piccola.. che ricordi!
Se fossimo vicine mi intrufolerei nella tua cucina con una scusa e ruberei quanti più tortini possibili =)
Foto da paura, ricetta anche.
Sempre più in altoooo
e brava la mia Vera ;p
pasqua says
Che meraviglia devo essere buonissimi
laura says
i miei occhi sono rimasti appiccicati al monitor del pc per quanto sono belli questi tortini! e sicuramente anche buonissimi! Man mano che ti leggo mi accorgo di avere tantissime cose in comune con te (de andrè incluso!)
un bacione!
laura
Vera says
Grazie Simona,
con queste tortine puoi prendere per la gola anche gli amici intolleranti alle uova.
Vera says
Laura, il bello del blog alla fine è proprio questo, conoscere persone con le tue stesse passioni che non devono per forza essere legate solo alla cucina.
la signorina pici e castagne says
io ce l’ ho un giradischi… ma chissà se funziona ancora.. è a casa dei miei nonni..
ma.. piuttosto….. è avanzata una briciolina di questi dolcetti superlativi??????
che gola che fanno….