Io amo il Natale in tutti i suoi aspetti. Lo amo da sempre. Mi piacciono le strade che si illuminano di “renne colorate” così come le vetrine dei negozi addobbate a festa. Mi piace la cena della vigilia e mi piace ascoltare musica natalizia mentre preparo il mio albero. Si perchè da qualche anno a questa parte possiedo un albero tutto mio, un albero di natale ecologico che con l’aiuto della Befana rimetto in una scatola a feste finite. Mi faceva una gan tristezza sacrificare un albero vero e il mio è di una bella plastica ad “alta tecnologia” che simula anche la caduta degli aghi ogni volta che lo sfiori. Ora ho anche la mia scatola di decorazioni e ogni anno si arricchisce di qualche pezzo che col passare del tempo diventerà un ricordo prezioso.
Forse è un po’ presto per parlare di Natale in fondo manca ancora più di un mese ma io voglio preparami per tempo. Voglio preparare biscottini per accompagnare cioccolate calde “scaldacuore”, voglio pomeriggi a chiacchierare con la mia amica, voglio cucinare con mia mamma, voglio un natale semplice. Quest’anno lo sento un po’ speciale per tutta una serie di avvenimenti che scandiranno questo dicembre 2011, e desidero solo una festa fatta di piccole cose e piena di amore.
La linzer torte che ho provato oggi è una specialità Austriaca famosa in tutto il mondo. Ma è anche il dolce delle feste in Ungheria, Svizzera e Germania. Navigando su Wikipedia alla ricerca di qualche informazione in più ho scoperto che questa torta ha una ricetta antichissima del 1696 conservata nella biblioteca di Vienna e fino al 2005 considerata la più antica, fino a quando Waltraud Faißner, il direttore della biblioteca del Landesmuseum e autore del libro “Come fare la Linzer Torte” ha trovato una ricetta ancora più antica datata 1653. Ma la paternità di questa torta è avvolta nel mistero, si parla di un pasticcere di nome Linzer ma anche di un panettiere che nel 1823 iniziò a produrre questo dolce. Ma alla fine a noi poco importa della vera storia di questa torta, la cosa che invece è degna di nota è la sua bontà che conquista al primo assaggio.
Di questa torta esistono tantissime versioni sparse in giro per il web, ma io ho un libro che mi trascino dietro e grazie al quale ho cucinato i miei primi dolci, sopravvissuto ad almeno quattro traslochi. Questa torta è lì che mi guarda da più di dieci anni e ha aspettato il momento giusto per saltar fuori e diventare un piatto reale che ho servito a tavola ieri dopo pranzo.
Ho deciso di farla seguendo la ricetta passo passo perchè mi piaceva l’idea di mantenere intatta una ricetta tradizionale senza saltare o sostituire alcun ingrediente. Non ho mai provato l’originale, ma chissà forse un giorno per un Natale un po’ diverso andrò ad assaggiarla direttamente a Linz.
- 125 gr di zucchero
- 3 tuorli
- 300 gr di burro
- 275 gr di farina
- 1 cucchiaino di lievito
- 175 gr di mandorle (o nocciole)
- la buccia di un limone grattugiata
- ½ cucchiaino di cannella
- un pizzico di chiodi di garofano macinati
- 1 vasetto di gelatina di ribes
- 2 cucchiai di Brandy
- In una ciotola mescolare il burro con lo zucchero.
- Aggiungere le uova, la farina, il lievito, le spezie e le mandorle tostate e amalgamare.
- Usare parte della pasta ottenuta per foderare la teglia e lasciarne da parte quel tanto che basta per creare le strisce decorative.
- Mescolare la marmellata col Brandy e farcire la torta.
- Mettere nel sac a poche la pasta rimanente e sulla marmellata creare le strisce orizzontali e verticali per decorare la torta come si fa con le crostate. A piacere si possono aggiungere mandorle o pistacchi tritati per dare colore.
Con questa ricetta partecipo al contest “Christmas in open kitchen“
Babi says
Che bello il tuo senso natalizio e che bellissima torta, sembra uscita da un’elegante pasticceria. E’ perfetta!
Laura says
che meraviglia!! questa linzer torte è perfetta!! quasi un peccato mangiarla! anche io adoro il natale, ed è ancora più bello visto dagli occhi meravigliati della mia bimba! Sarà un natale speciale, anche per noi, il primo con il piccolino di casa 🙂
un bacione
Laura
p.s. il mio albero ecologico ha ormai 6 anni ma è sempre bello come la prima volta che l’ho usato!
Veru says
Non conoscevo questa torta però mi fa molto casa e Natale in famiglia. Io amo il Natale, adoro i preparativi, adoro l’atmosfera, adoro tutto… da un paio di anni mi divido tra Roma e Dublino per cui spero, anche per il 2011, di trascorrere delle feste serene e semplici perchè ne ho davvero davvero bisogno!
Vera in cucina says
@Babi grazie, la torta si presta molto bene per decorazioni particolari, Io sono rimasta sul classico ma la prossima volta sperimento qualcosa di diverso.
@Laura il Natale vissuto coi bambini in casa dev’essere davvero speciale. E il primo Natale con lui lo ricorderai per sempre. Che meraviglia:)
@Veru amiamo il natale allo stesso modo. Vedrai che quest’anno sarà speciale a dispetto di tutto quello che sta accadendo adesso. Semplicità e famiglia, sarà questa la parola d’ordine.
LaVally says
Leggendo questo post non sembra che siamo così lontani dal natale… e qui sopra se ne respira tutta l’aria!
C’è profumo di biscotti burrosi e praline al cacao, di caldi infusi e chiacchiere allegre..
Uffi.. peccato solo che ci sia il mare di mezzo!!
Alessandra says
Resto imbambolata davanti ai dolci tipici del “mondo”!!! Anche se provengono dall’Italia ma sono poco conosciuti…a dire il vero… 😀
Vorrei conoscerli (ed assaggiarli) tutti!!!
Complimenti per l’estetica di questa tortina deliziosa…per il gusto…mmm…se potessi assaggiarla!!! 😉