Decido di preparare la cara vecchia e intramontabile torta di mele, piatto forte dei bei tempi in cui vivevo in campagna. Recupero la ricetta dal quaderno ormai liso, e inizio a pesare gli ingredienti, tiro fuori il burro dal frigo per farlo ammorbidire e come al solito accendo il forno per portarlo alla giusta temperatura. O almeno nelle mie intenzioni doveva accadere questo. Invece il forno decide di non collaborare e rimane lì spento e inerme davanti alla mia faccia delusa con gli occhi da “Manga” enormi, spalancati e lucidi.
Non posso ripetere la prima parola che mi sale alle labbra. Senza girarci molto intorno chiamo l’assistenza, ben consapevole del fatto che il venerdì prima di ferragosto la vocina che mi risponderà si farà una grossa risata. E in effetti con vocina stanca e noncurante del mio burro che si scioglie impietoso mi rimanda al martedì successivo in un non ben precisato appuntamento che va dalla 14.30 alle 19.00.
Prendo atto di tutto e cerco di risolvere. Mi affaccio alla finestra e vedo la vicina. Come nei più bei film italiani, ma senza filo da stendere, abbiamo un’interessante conversazione dell’accaduto che sicuramente ha allietato anche il resto del vicinato.
Ma qui c’è in atto una crisi internazionale e ce ne freghiamo della buona creanza. Vengo invitata a cuocere la torta di mele nel suo forno. E prendiamo accordi su temperature e tempistiche e così grazie al suo aiuto sono riuscita a cucinare questa buonissima torta che poi in nome di questa “#sorellanzadiforno” è stata divisa equamente.
E mi sono sentita trasportata indietro nel tempo a quando passavo il fine settimana da mia nonna nella strada in cui tutti si conoscevano, si chiamavano per nome e dove la chiave rimaneva nella toppa fino all’ora di andare a dormire.
Tornando con i piedi per terra, la considerazione che posso fare è questa: la torta di mele è un classico. La prepari per un tè con le amiche, per una colazione sana, per portarla ad un pranzo in campagna e ti salva quando le mele ti guardano tristi dal frigorifero o quando hai tanti limoni biologici da consumare. Questa torta nasce da un cesto di mele biologiche brutte come solo i frutti Bio sanno essere, ma dal profumo inebriante, un profumo che quando vai al negozio non percepisci più e da tanti limoni grossi come palle da bowling.
Ogni casa ha la sua ricetta. Ogni donna ha il suo ingrediente segreto e questa è la torta di mele che si prepara a casa mia da più di dieci anni. Le mele vengono cotte prima e poi aggiunte all’impasto.
- Per il ripieno di mele
- 6 mele piccole
- 50 gr di burro
- 4 cucchiai di zucchero muscovado
- cannella (a piacere)
- succo di 1 limone
- Per la pasta
- 300 gr di zucchero
- 300 gr di burro
- 300 gr di farina
- 6 uova
- 1 pizzico di sale
- 1 cucchiaio di estratto di vaniglia
- Sbucciare e tagliare le mele a fettina. Far sciogliere il burro in una padella, aggiungere le mele, cospargerle con il limone, lo zucchero e la cannella e far cuocere a pentola chiusa per circa 5 minuti, devono diventare morbide ma senza disfarsi. Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare.
- In una ciotola lavorare lo zucchero, le uova, il sale e l'estratto di vaniglia con la frusta.
- Aggiungere poco per volta la farina precedentemente setacciata e poi il burro fatto ammorbidire e tagliato a pezzi piccoli. Mescolare bene e amalgamare.
- Con un cucchiaio versare metà dell'impasto nella tortiera in modo da creare una base.
- Stendere sopra le mele e aggiungere anche un po' del liquido di cottura delle stesse (aiuterà la torta a rimanere morbida). Coprire le mele con l'altra metà dell'impasto. Far cuocere a 180° per circa 45 minuti. Una volta raffreddata cospargere di zucchero a velo.
veru says
Non c’è storia, la torta di mele è un dolce che non tramonta mai. Io sono convinta che ogni ricetta abbia il suo fascino… un po’ come il forno che non funziona è il classico che capita a tutti almeno una volta nella vita 🙂
Vera says
@Veru Esattamente, anche io la penso così, e la cosa più divertente è quella di poter provare tante ricette diverse.
LaVally says
Mi associo alle mie compagne di merende!!
La torta di mele è la torta di mele!! Sempre e comunque 😀
una fettina please!!!