Il cielo sta cambiando i suoi colori e le giornate, lentamente, iniziano ad accorciarsi. Tra pochi giorni ci lasceremo agosto alle spalle per dare il benvenuto a settembre. So che non è una garanzia di fine estate, perchè spesso miti temperature ci accompagnano fino a novembre, ma la sera finalmente l’aria fresca renderà piacevoli le passeggiate e più gradevole il caldo delle giornate assolate. Io inizio a ritrovare il sorriso e un equilibrio, come sempre accade in questo periodo dell’anno. La cucina mi accoglie con sguardo benevolo e sento il richiamo della farina, degli impasti, della pizza da mettere a lievitare la mattina e il quaderno accanto al computer inizia a riempirsi di appunti.
Perchè, per quanto io ami la tecnologia, riesco a mettere ordine tra i pensieri sparsi, solo con l’aiuto di carta e penna. Mi piacciono i quaderni aperti e scarabocchiati, le matite, le penne colorate, i pastelli, i pennarelli.
Tra le altre cose lascio anche un appunto per la prossima estate, nel quale consiglio caldamente alla “Me” del futuro, di pianificare per tempo una fuga estiva in montagna. L’altra sera vagavo per le strade in cerca di aria e di un gelato al cioccolato e pensavo all’amica in vacanza in montagna e ai suoi messaggi, che racccontano di serate col maglioncino, di nottate piacevoli e sonnacchiose con un avvolgente piumone che concilia il sonno meglio di una doppia camomilla o di un buon whiskey invecchiato. Mi racconta di lunghe passeggiate immersa nel verde e io comincio a fantasticare di cestini intrecciati ricolmi di lamponi e fragoline di bosco e di fette di formaggio appena fatto, accompagnato da pane caldo e fragrante. Una moderna Heidi, ma senza l’incombenza delle pecore da portare al pascolo e una cucina grande dove spentolare.
E in questo mese, in cui il piatto forte e più gettonato dell’estate, è stato il pomodoro condito con olio, sale e basilico, mi sono concessa poche soste davanti ai fornelli e l’ultima è la ricetta che accompagna questo post.
La scusa per rientrare in cucina è arrivata grazie al Contest “l’eccellenza del gusto” de “La cucina Italiana” che ha come regola la preparazione di un piatto con un ingrediente speciale e a me, fino ad oggi, sconosciuto. Il formaggio Bagoss. Il suo nome significa “di Bagolino”, un antico comune del bresciano, dove viene prodotto questo tipico formaggio.
Trovarlo in Sardegna non è stato facile, avevo quasi perso le speranze quando sono riuscita nell’impresa grazie ad un’amica e ad un negozio di Porto Cervo dove trovi davvero di tutto.
L’idea di realizzare una ricetta per uno sfizioso finger food da aperitivo è arrivata per caso. L’ho combinata insieme ad un classico della cucina sarda, “la pasta violada“, base di tante ricette dolci e salate, per creare qualcosa che unisse queste due identità, regionali e gastronomiche, così diverse.
E’ alla fine ho preparato delle roselline di Bagoss, fave e menta, perfette con un bicchiere di vino o una birra ghiacciata.
- 200 g Farina di semola rimacinata
- 50 g Strutto
- 1 pizzico Sale
- 1 tazza Acqua fredda
- 1 tazza Fave
- ½ tazza Formaggio Bagoss, grattugiato
- foglie Menta , a piacere
- 1 cucchiaio Panna fresca
- 1 spolverata Pepe nero, macinato
- Per la Pasta Violada:
- Nel robot da cucina, impastare la farina, il sale e lo strutto. Aggiungere l'acqua lentamente, la quantità potrebbe variare in base alla farina utilizzata. Impastare per almeno 8/10 minuti, ino a ottenere una pasta elastica e morbida. Coprire con la pellicola e mettere in frigo a riposare per 30 minuti.
- Per il ripieno:
- Lessare le fave per almeno 20 minuti dal momento del bollore. Tenere da parte mezza tazza di acqua di cottura. Privarle della pelle verde chiara e metterle da parte. Grattugiare il formaggio Bagoss e mettere da parte insieme ad alcune foglie di menta tritate. In una padella scaldare un cucchiaio di olio, mettere le fave, aggiungere sale e pepe q.b. e far rosolare per un paio di minuti. Far raffreddare le fave e in una ciotola passarle col frullatore a immersione e un cucchiaio abbondante di acqua. Aggiungere il formaggio, la menta, un po' di pepe nero e un cucchiaio di panna fresca. Il ripieno non deve diventare liquido ma rimanere compatto. Per questo motivo aggiungere i liquidi lentamente.
- Stendere la pasta in una sfoglia sottile su una spianatoia infarinata, tagliare delle lunghe strisce di pasta con la rotella dentata. Posizionare al centro delle strisce il ripieno e chiuderle schiacciando bene i bordi. Rifinire il bordo con la rotella, lasciando un po' di spazio libero e arrotolare la striscia di pasta per formare delle roselline. Con una pinza per decori tirare la pasta sui bordi per dare la forma dei petali.
- Friggere in olio ben caldo per pochi minuti fino a quando non diventano dorate.
Roselline di Bagoss, fave e menta
Di Agosto 28, 2012
Pubblicata:- Resa: 30 pezzi
Il cielo sta cambiando i suoi colori e le giornate, lentamente, iniziano ad accorciarsi. Tra pochi giorni ci lasceremo agosto alle …
Ingredienti
- 200 gr Farina di semola rimacinata
- 50 gr Strutto
- 1 pizzico Sale
- 1 tazza Acqua fredda
- 1 tazza Fave
- 1/2 tazza Formaggio Bagoss grattugiato
- foglie Menta a piacere
- 1 cucchiaio Panna fresca
- 1 spolverata Pepe nero macinato
Istruzioni
Per la Pasta Violada: Nel robot da cucina, impastare la farina, il sale e lo strutto. Aggiungere l'acqua lentamente, la quantità potrebbe variare in base alla farina utilizzata. Impastare per almeno 8/10 minuti, ino a ottenere una pasta elastica e morbida. Coprire con la pellicola e mettere in frigo a riposare per 30 minuti.
Per il ripieno: Lessare le fave per almeno 20 minuti dal momento del bollore. Tenere da parte mezza tazza di acqua di cottura. Privarle della pelle verde chiara e metterle da parte. Grattugiare il formaggio Bagoss e mettere da parte insieme ad alcune foglie di menta tritate. In una padella scaldare un cucchiaio di olio, mettere le fave, aggiungere sale e pepe q.b. e far rosolare per un paio di minuti. Far raffreddare le fave e in una ciotola passarle col frullatore a immersione e un cucchiaio abbondante di acqua. Aggiungere il formaggio, la menta, un po' di pepe nero e un cucchiaio di panna fresca. Il ripieno non deve diventare liquido ma rimanere compatto. Per questo motivo aggiungere i liquidi lentamente.
Stendere la pasta in una sfoglia sottile su una spianatoia infarinata, tagliare delle lunghe strisce di pasta con la rotella dentata. Posizionare al centro delle strisce il ripieno e chiuderle schiacciando bene i bordi. Rifinire il bordo con la rotella, lasciando un po' di spazio libero e arrotolare la striscia di pasta per formare delle roselline. Con una pinza per decori tirare la pasta sui bordi per dare la forma dei petali.
Friggere in olio ben caldo per pochi minuti fino a quando non diventano dorate.
Con questa ricetta partecipo al contest “L’eccellenza del gusto” indetto da La cucina Italiana in collaborazione con la provincia di Brescia.
Veru says
Non conoscevo proprio questo formaggio, bella scoperta… bellissime foto come al solito! 😀
Alessandra says
Vera, la tua ricetta è piena di suggestioni: il formaggio tipico di Bagolina e questa sottilissima sfoglia sarda. Una splendida accoppiata, direi!! 🙂
In bocca al lupo!! 😀
Roberta says
Ciao Vera, arrivo qui dalla pagina de La Cucina Italiana, spero di conoscerti a Bagolino. Intanto complimenti, questa idea è davvero stuzzicante, me la appunto per l’anno prossimo!
Se ti fa piacere passa a trovarmi sul blog, a presto! 🙂