Un paio di mesi fa, quando già la primavera impazzava e le gite fuori porta iniziavano ad avere un certo fascino, abbiamo fatto una “capatina” ad Alghero. Lunghe passeggiate per il centro a sbirciare nei vicoli e poi su per le interminabili scale delle Torri ad osservare la città dall’alto e la bandiera dei quattro mori sventolare accompagnata da un leggero maestrale.
Io la ricordavo vagamente, non ci mettevo piede da tantissimo tempo e ci siamo regalati una giornata da turisti, di quelli che girovagano senza meta e si lasciano trasportare dalle sensazioni. Abbiamo osservato il mare, i tetti delle case e le terrazze. Ed io sono rimasta incantata dalla cura dei giardini, dalle verande fiorite, dalle rose vermiglio nascoste nei cortili oltre i grandi cancelli di ferro, e da una pianta grassa che fiorisce in primavera e che ha reso tutto il centro e il lungo mare una bellissima distesa rosa. Non vedevo una fioritura come questa da tantissimi anni. E ho scattato foto, ho cercato di catturare quella magia, ma certe cose non si possono catturare, le devi assaporare dal vivo e poi tenerti il ricordo.
E quando fai il turista non puoi non regalarti un pranzo in uno dei ristoranti migliori della città. E il “caso” ha scelto per noi, quando sbucando in una via ci siamo trovati davanti all’ingresso del ristorante “Al tuguri“.
Pochi coperti ma supportati da una brigata di cucina numerosa e davvero velocissima, guidata dal proprietario del ristorante, nonchè grande Chef, Benito Carbonella. E’ stato lui a raccontarci la storia del ristorante e a consigliarci un menù davvero perfetto a base di pesce freschissimo, preparato senza intingoli o salse che ne avrebbero solo coperto il gusto, ma esaltandone il vero sapore con la semplicità.
Chiaccherando di cibo e passione per la cucina io non ho potuto fare a meno di fare mille domande sui piatti e sulle ricette e lui è stato così gentile da regalarmi un suo libro bellissimo, scritto insieme a Carlo Sechi, “La cucina de un temps – sulla gastronomia tradicional Algueresa”, che ora fa bella mostra di sè, tra i miei libri di ricette.
Abbiamo pranzato insieme a “francesi” e “giapponesi”, sbirciando ognuno nei piatti dell’altro e io mi sono innamorata della pasta fresca a due colori, accompagnata da filetti di “razza” e da pomodorini freschi. Ho trascorso metà del pranzo a cercare uno spicchio di luce per poter fotografare tutte le portate. Credo che i giapponesi si stiano ancora chiedendo cosa diavolo stessi facendo.
Il pranzo si è concluso con l’immancabile Crema catalana, che ho voluto riproporre seguendo proprio la ricetta riportata nel suo libro, dimezzandone le dosi, per poterla preparare anche quando a casa si è solo in due. Una ricetta classica, ma semplice da preprare, perfetta per un dessert veloce dell’ultimo momento.
- 300 ml latte intero
- 2 tuorli
- 50 gr zucchero
- 12,5 gr amido di mais
- cannella q.b.
- 1 scorza di limone
- zucchero di canna o muscovado
- In una caraffa graduata mescolare il latte, la cannella e la scorza del limone.
- Togliere una tazzina di latte dal composto e mettere da parte.
- In una ciotola montare i tuorli e aggiungere alla tazzina di latte l'amido di mais e amalgamare.
- Quando il latte inizia a bollire, aggiungere lentamente le uova e il latte e amalgamare. Togliere dal fuoco quando inizia a bollire di nuovo.
- Eliminare la scorza del limone, e versare nelle ciotole. Lasciar raffreddare e cospargere di zucchero muscovado. Caramellare lo zucchero col grill del forno o con l'apposito cannello per dolci. Servire subito.
Crema catalana
Di Luglio 23, 2012
Pubblicata:- Resa: 3 coppette (3 Persone servite)
- Preparazione: 15 minuti
- Cottura: 10 minuti
- Pronta In: 25 minuti
Un paio di mesi fa, quando già la primavera impazzava e le gite fuori porta iniziavano ad avere un certo fascino, abbiamo fatto una …
Ingredienti
- 300 ml latte intero
- 2 tuorli
- 50 gr zucchero
- 12,5 gr amido di mais
- cannella q.b.
- 1 scorza di limone
- zucchero di canna o muscovado
Istruzioni
- In una caraffa graduata mescolare il latte, la cannella e la scorza del limone.
- Togliere una tazzina di latte dal composto e mettere da parte.
- In una ciotola montare i tuorli e aggiungere alla tazzina di latte l'amido di mais e amalgamare.
- Quando il latte inizia a bollire, aggiungere lentamente le uova e il latte e amalgamare. Togliere dal fuoco quando inizia a bollire di nuovo.
- Eliminare la scorza del limone, e versare nelle ciotole. Lasciar raffreddare e cospargere di zucchero muscovado. Caramellare lo zucchero col grill del forno o con l'apposito cannello per dolci. Servire subito.
paola says
quante belle giornate ho trascorso ad Alghero… è una città con un fascino davvero particolare, col suo essere a metà strada tra l’atmosfera catalana e quella sarda.
e ho sempre mangiato benissimo negli innumerevoli ristorantini!
Spero di poterci tornare presto 🙂
L'albero della carambola says
Bellissimo post! Che voglia di sardegna…sono appena tornata e come ho scritto nel nostro blog…ripartirei subito! Questa catalana ti è venuto meravigliosamente…Bravissima!
simo
Alessandra says
Ancora uno splendido dessert!!
Le foto di Alghero sono a dir poco spettacolari!!! Anche quelle della tua crema catalana, s’intende, che dovrò provare visto che non l’ho mai fatta!!! 🙂