Mi sono sempre piaciute le favole, ne conosco tantissime, dalle più famose a quelle meno note. Quando ero piccola, in edicola si poteva comprare il “Raccontastorie“, una collana di fiabe composta da tanti fascicoli, che conservo ancora oggi a casa di mia mamma. Corredato da audiocasette davvero ben fatte, ti catapultava in un mondo fantastico, dove le voci dei personaggi si mescolavano alle illustrazioni.
C’era tra le favole che ascoltavo, quella di Hansel e Gretel dei fratelli Grimm, che ad analizzarla oggi è di una tristezza inquietante. Io invece all’epoca, ero un po’ terrorizzata dalla perfida strega e dalla matrigna senza cuore ma allo stesso tempo affascinata dalla casa di marzapane, ricoperta di cioccolato e caramelle deliziose.
Credo che la favola mi abbia segnato, ma non con la morale che intendevano i Grimm, e secondo me ancora oggi soffro della sindrome di Hansel e Gretel, perchè quando entro in un negozio di caramelle, rimango imbambolata come una falena sul lampione, senza sapere quali comprare e spinta dall’irrefrenabile desiderio di averle tutte e tuffarmici dentro.
Credo che sia tutta colpa di questa favola se ancora oggi sono una golosa senza via d’uscita, una da “rehab“, una sognatrice che nella rotella di liquirizia vede mondi incantati e nei bastoncini di zucchero l’isola che non c’è.
Se a tutto questo aggiungi che da circa una settimana il mondo delle foodblogger è in visibilio per il pan di zenzero e sforna meraviglie che è quasi un peccato mangiare, arrivare alla casetta di pan di zenzero e cioccolato era una tappa obbligata. Sono partita dal calendario dell’avvento di Bperbiscotto, passando per una decina di video di youtue, scartabellato libri su libri di decorazioni fino al “momento clou” degli omini di pan di zenzero della Cuochina sopraffina.
Da una vita sognavo di possedere la casetta mangiabile, a cui staccare le finestre di caramella, il portone di biscotto. mangiarmi in un solo boccone l’omino al cioccolato o il gatto glassato e sgranocchiare la recinzione di mandorle tostate e ricoperte di cioccolato fondente.
Non è stato semplicissimo, soprattutto se consideriamo il fatto che io il pan di zenzero non l’avevo nemmeno mai assaggiato e farci amicizia nell’arco di una sera non è stato facile, ma alla fine ci siamo piaciuti e credo che tra di noi sia nato un bel “feeling”.
Ecco io oggi son felice e inizio quasi a sentire la magia del Natale.
Casetta di pan di zenzero
Ingredienti per la pasta (per la casa e le decorazioni esterne)
615 gr di farina
1 cucchiaino di bicarbonato
1 uovo + 1 tuorlo
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
3 cucchiaini di zenzero
1 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
(1 cucchiaino scarso di cannella a piacere)
180 gr di burro a pezzetti
180 gr di zucchero muscovado tritato bene
180 gr di melassaFinestre casa:
“lecca lecca” bio senza coloranti e senza zucchero (sbriciolati)Decorazioni casa:
100 gr di cioccolato fondente
200 gr di glassa reale
ciocolatini e biscotti di pan di zenzeroNel mixer mescolare insieme la farina e le spezie. Aggiungere il burro tagliato a pezzi piccoli e mescolare fino a quando l’impasto non sarà un po’ grumoso. A questo punto aggiungere lo zucchero muscovado (già tritato), l’uovo, la melassa e lavorare l’impasto. Probabilmente occorrerà aggiungere un po’ di farina per rendere più sodo l’impasto. Coprirlo con carta o pellicola e metterlo in frigo a riposare per 30/40 minuti.
Nel frattempo ricoprire le teglie con della carta e portare la temperatura del forno a 200 gradi. Lavorare la pasta tenendola tra due fogli di carta da forno, in modo che non si attacchi. Stenderla a circa 2 mm e ritagliare i vari pezzi della casa sulla pasta. Metterli in forno e cuocere per 15/20 minuti.
Per realizzare le finestre di vetro ho preso spunto da questa ricetta dei biscotti di vetro. Mettere i lati della casa in forno per dieci minuti, poi tirare fuori la teglia, mettere le briciole di “lecca lecca” nel vano della finestra e rimettere in forno e ultimare la cottura.
Le parti della casa vanno lasciate raffreddare prima di essere tolte dalle teglie, altrimenti si corre il rischio di romperle, soprattutto i lati con le finestre.Una volta che tutto si sarà raffreddato ricoprire con circa 100 gr di cioccolato fondente fuso a bagnomaria, il fronte, il retro della casa, e le due parti che formeranno il tetto, aiutandosi con un pennello di silicone. Lasciar asciugare tutta la notte.
Composizione della casetta:
Scegliere un piatto o una base della grandezza giusta per costruire la casa. Con la pasta di zucchero ricoprire la base scelta in modo da creare un fondo su cui poggiare le varie parti. Posizionare la parte frontale della casa sulla base e con la glassa reale ricoprire il bordo dove poi attaccheremo il lato sinistro. far combaciare le due parti e tenere premuto senza fare troppa pressione in modo che la glassa faccia da collante. Ripetere l’operazione per tutte le parti della casa facendo trascorrere un po’ di tempo prima di aggiungere il pezzo successivo.
La ricetta base che ho modificato e il template usato per costruire la casa sono tratti dal libro “Decorare i dolci”.
Con questa ricetta partecipo al contest di Zucchero e farina: “Il dolce di natale”
[Aggiornamento del 06/01/2012]
La casetta di pan di zenzero ha vinto il premio nella categoria Dolci originali.
Veru says
Spettacolare per la prima volta vedo una casetta piena zeppa di cioccolata ovunque e immagino i miei omini di pan di zenzero che, una volta animati di notte, prendono possesso della loro stanza da letto e iniziano a saltare come pazzi sulle musiche di Jingle Bells!!!!!! Io e le casette di zenzero andiamo poco d’accordo vista la mia poca attitudine creativa però sono brava a mangiarle 😀
amaradolcezza says
O_O Ma che meraviglia!!
sei stata bravissima
no ma sul serio!!!!
sembra vera! la vera casetta dei pan di zenzero 🙂
mi piace da impazzire
un bacione
margherita says
Meraviglia, la casetta dei miei sogni,complimenti Vera questa casa di pan di zenzero è fantastica,ma le finestre di vetro??? cosa hai messo ?? davvero dei pezzi di vetro?? credo che questa casa sia del tutto commestibile ma se anche non lo fosse,io la vorrei mangiare tutta lo stesso, vetro compreso.
Una cucina per Chiama says
Io speravo che oggi Twitter mi facesse scoprire qualcosa di nuovo e in effetti! 🙂
Meravigliosa la tua casetta, io non ne avrei mai tempo e voglia di farla anche perché la parola d’ordine di questo natale sarà: cioccolatini. (Banale, evvabbè!) Però anche qui (sono in Germania) vedo tantissime forme e stampi per fare le casette 🙂
Marco di Una cucina per Chiama
Paola says
sono basita… è fenomenale, un vero sogno! bravissima 🙂
laura says
Ooooohhhhhhhhh! Che meraviglia!! E’ da quando sono piccola che resto incollata sulle immagini delle casette di marzapane di Hansel en Gretel e la mia immaginazione parte a razzo! E’ il sogno di tutti i bambini… e ora è il sogno della mia piccoletta! Sei stata bravissima! 😀 L’idea di fare le finestre con le caramelle come i biscotti di vetro è fantastica! E che dire degli omini e del gatto glassato? Yummy!!!
Anche io avevo il cantastorie con le cassette 🙂 lo adoravo! forse mia mamma lo conserva ancora da qualche parte!
Un bacione 🙂
Ann says
Ma è una cosa meravigliosa *.* che poi, in effetti, era una casina di pan di zenzero quella della favola e non di “marzapane” come si trova in alcune traduzioni.
Benvenuta nel club delle gingerbread-dipendenti 😀
zucchero e farina says
grazie per ricetta, in bocca al lupo!
Gabri says
…è fantastica!! Un vero sogno, brava!! :)))
LaVally says
Questa è la casa!!!! la vera casa mangiabile, sogno di ogni omino di pan di zenzero che si rispetti!
E’ a dir poco meravigliosa, e tu sei stata davvero bravissima!
..se possibile mi mangerei un pezzetto di tetto e di posta d’ingresso =D
Vera in cucina says
grazie Veru, e oggi mi saresti davvero utile, qui hanno mangiato tutti gli omini e i gatti ma nessuno ha avuto il coraggio di mordicchiare il tetto o il portone.
Babi says
E’ favolosa, elegante e goosissima. Tanti complimenti e in bocca al lupo per il contest, Babi
Ancutza says
wow, complimenti davvero! l’adoro e anche le fiabe…la matrioskina ci starebbe di un bene li’ dentro:).
Vera in cucina says
si la matrioska farebbe amicizia col gatto in meno di un minuto:) grazie
Vera in cucina says
un pezzo di portone messo da parte per te:)
Giuliana says
Ma quanto sei brava??? Davvero complimenti è stupenda!
Vera in cucina says
Grazie mille cara, sei un tesoro:)
Vera in cucina says
Grazie mille Giuliana e benvenuta nel mio blog
Mirtilla says
Wow!! Sembra la casetta di Hansel e Gretel, è perfetta!
Non si può mangiare un capolavoro così, complimenti e piacere!
Ti seguirò di sicuro!
Bau bau
Mirtilla
Barboncinaincucina
Elisabetta says
Scusa l’ ignoranza ma cos’è lo zucchero muscovado ?
vittoria landro says
spero di riscire a realizzarla||||||||||||||