All’inizio di questa avventura nel mondo dei foodblog, volevo dedicare ampio spazio alla cucina sarda. Le ricette tradizionali che prepariamo in famiglia non sono tantissime e per impararne altre una delle possibilità era quella di setacciare le librerie alla ricerca di un buon libro sulla cucina tipica. Ma il risultato finale non è stato confortante, pochi i libri sull’argomento la maggior parte dei quali non affidabile, con le ricette più conosciute infarcite di ingredienti che non ci sogneremmo mai di infilare in uno dei nostri piatti.
In quel momento ho desiderato poter fare qualcosa per colmare questa lacuna. Sognavo di salire in macchina, girare per i paesi e imparare dalle donne del posto i segreti e le tradizioni della nostra tavola, per poi condividerli attraverso il blog. Ma, fortunatamente, mentre io fantasticavo sul mio viaggio alla scoperta dei sapori della Sardegna, una donna molto intelligente e con una grande passione per la nostra cucina, in silenzio e con grande scrupolo, lavorava ad un libro bellissimo: I sapori della memoria – la cucina tradizionale della Gallura. Lei si chiama Maria Antonietta Mazzone e, se capitate da queste parti, potrete conoscerla domenica 2 dicembre alle 17,00, nello spazio del Molo Brin ad Olbia, dove presenterà il suo libro. Frutto di più di un anno di duro lavoro, contiene quasi 100 ricette, (selezionate tra più di 500) tutte rigorosamente accompagnate dalla foto del piatto, informazioni sui vini da abbinare e sulle proprietà nutrizionali. Un libro di cui si sentiva la mancanza, imperdibile per tutti gli amanti della cucina, realizzato con amore e cura dei dettagli.
Dal suo libro è tratta la ricetta di oggi: sos Pinos, scelta tra tutte perchè era un dolce che preparava mia nonna e mi ha permesso di recuperare una ricetta della memoria, dei ricordi di famiglia, esattamente ciò che dovrebbe fare questo libro: permetterci di non perdere nulla delle ricette del passato per raccontarle domani ai nostri figli e ai nostri nipoti.
- 1 kg Farina
- 9 uova
- ½ bicchiere Olio evo
- 2 cucchiai zucchero
- 1 tazza scorza d'arancia secca, (facoltativa)
- q.b. olio, per friggere
- In una ciotola capiente impastare la farina con le uova e l'olio e lavorarla fino a renderla liscia. Tagliarla a pezzi e allungarla come se fosse una corda e tagliarla a dadini.
- Friggere la pasta in olio bollente poco alla volta e metterla da parte.
- In una pentola dai bordi alti a fuoco basso far sciogliere lo zucchero con il miele.
- Aggiungere i dadini di pasta (la scorsa d'arancia) e far cuocere, mescolando in continuazione per 20 minuti.
- Cospargere la spianatoia di succo di limone, trasferire il composto e con le mani bagnate, dare la forma di una torta.
- Tagliare a triangoli e servire.
Ann says
Concordo sulla difficoltà di trovare spesso libri esaurienti sulla cucina regionale :/
Sarebbe bello soprattutto poter scovare ricettari pieni di delizie come queste tipiche delle feste 🙂
laura says
Che belli! Sembrano gli struffoli! 🙂 adoro le ricette regionali, e sono ancora più magiche se sono quelle della memoria!
un bacio!
Veru says
Io li avevo persi! E sembrano degli struffoli meno rotondi… come ben sai io adoro le ricette regionali, per me sono loro il vero patrimonio che dobbiamo conservare…
Federica says
Sono buoni e bellissimi! Anche noi cerchiamo di riproporre antiche ricette chiedendo a nonne e zie di rispolverare memoria e ricettari…
lisa says
la ricetta non dice quanto miele occorre